Ma cos’è esattamente il cloud computing? e quali sono i vantaggi?
Il cloud computing è una tecnologia che negli ultimi anni sta rivoluzionando il settore IT. Infatti, è sempre di più impiegata per la gestione, la raccolta e l’archiviazione di grandi moli di dati per renderli fruibili in qualsiasi momento e in qualsiasi posto.
Una delle definizioni che può tornare utile per capire meglio di cosa stiamo parlando è quella suggerita da Microsoft che, nel settore, è tra i più competenti: “il cloud computing è la distribuzione di servizi di calcolo, come server, risorse di archiviazione, database, rete, software, analisi e intelligence, tramite Internet (“il cloud”), per offrire innovazione rapida, risorse flessibili ed economie di scala”. Sono chiamate provider di servizi le società che mettono a disposizione questa tecnologia.
In poche parole, per cloud computing si fa riferimento a un sistema che permette di archiviare, elaborare e memorizzare dati in rete, applicazioni e altre risorse IT on demand grazie all’uso di hardware e software con tariffe a consumo. Si può accedere ad applicazioni e dati presenti su un hardware remoto semplicemente attraverso la connessione a internet.
La finalità di utilizzo dei servizi cloud computing non ne modifica il funzionamento o le caratteristiche. Infatti, che sia uno strumento di supporto per operazioni aziendali o semplicemente di condivisione di foto tra milioni di utenti, una piattaforma di cloud permette l’accesso a tutte le risorse in maniera rapida ed economica ovunque ci si trovi. Il costo varia esclusivamente in base al tasso effettivo di fruizione del servizio.
Nella pratica tutto ciò si traduce in un server pilotato da un software che ne mette a disposizione le capacità di calcolo (CPU) e di memorizzazione (dischi). I servizi vengono poi dislocati tra tutti i server disponibili a cui se ne possono facilmente aggiungere di nuovi. Infatti, ad oggi, esistono configurazioni cloud formate da decine di migliaia di server.
L’esempio più banale di cloud computing è la mail che, essendo facilmente accessibile pressoché ovunque grazie a una connessione internet funzionante, rappresenta pienamente quanto detto finora sul tema cloud computing. Ma anche guardare film in streaming, ascoltare musica o conservare foto e video su una piattaforma – in modo da averli disponibili quando e dove lo si desira – sono semplici dimostrazioni di ciò che costituisce un servizio cloud.
Come si può intuire quelle menzionate finora sono, almeno per la maggior parte, operazioni che non richiedono un gran dispendio di denaro anzi, in alcuni casi, possono essere totalmente gratuite. Infatti, la sfera in cui i servizi cloud apportano un grande contributo e, allo stesso tempo, riescono a ottenere un profitto è quella aziendale in cui la mole di dati da immagazzinare è sicuramente più ingente rispetto alle esigenze di un utente qualsiasi.
Più avanti vedremo quali sono, attualmente, gli usi principali del cloud computing. Prima, però, è necessario sottolineare quali sono i vantaggi che un servizio del genere porta con sé.
Vantaggi del cloud computing
Questa tecnologia rappresenta un’importante innovazione nel settore IT che apporta diversi vantaggi.
Primo fra tutti il costo. Affidarsi al cloud computing, infatti, significa annullare tutte quelle spese legate all’acquisto di hardware e software e alla configurazione e gestione di data center locali. Si tratta di spese che gravano in modo piuttosto importante sul capitale aziendale in quanto necessitano di rack di server, elettricità durante tutto il giorno per alimentazione e raffreddamento ed esperti IT che gestiscono l’infrastruttura. Dunque, è facile intuire che se ci si affida a servizi cloud, il guadagno in termini di costi risulta abbastanza elevato.
L’affidabilità è un altro degli elementi che caratterizzano questo tipo di servizi. Grazie alla possibilità di esecuzione del mirroring dei dati in più siti nella rete del provider, il cloud computing aumenta la semplicità e riduce i costi di backup, ripristino di emergenza e continuità aziendale.
Anche il livello di sicurezza garantito cresce sotto alcuni punti di vista. I servizi cloud offrono criteri, tecnologie e controlli che permettono di proteggere dati, app e infrastrutture in generale da possibili criticità e minacce a cui sono sottoposti.
Dal punto di vista della produttività, il cloud computing migliora l’efficienza in termini di tempo in quanto evita l’esecuzione di alcune attività a cui solitamente il team aziendale dedica diverse ore di lavoro. Stiamo parlando, ad esempio, della configurazione dell’hardware, l’applicazione di patch software o altre attività di gestione IT. Tutto ciò apporta un vantaggio notevole dato dal fatto che il team può focalizzarsi su obiettivi aziendali più importanti.
Inoltre, gran parte delle azioni che solitamente richiedono diverse ore, grazie ai servizi cloud computing si riducono a pochi minuti. Infatti, la maggior parte di questi servizi viene fornita in modalità self-service e su richiesta dell’utente ed è possibile effettuare il provisioning anche di grandi quantità di risorse di calcolo in un tempo limitato. Ciò permette alle aziende di godere di una grande flessibilità e rapidità di azione.
Tra i vantaggi del cloud computing è fondamentale menzionare la scalabilità globale. Questo tipo di tecnologia offre la possibilità di ridimensionare le risorse, ossia fornire la giusta quantità, maggiore o minore in termini di potenza di calcolo, risorse di archiviazione e larghezza di banda, quando e dove l’utente le richiede.
Infine, le prestazioni di un servizio cloud computing eseguito su una rete mondiale di data center sicuri, aggiornati, veloci ed efficienti, risultano sicuramente superiori rispetto a un singolo data center aziendale. Parliamo di vantaggi che posso essere ricondotti a latenza di rete ridotta per le applicazioni e maggiori economie di scala.
Perché utilizzare un servizio di cloud computing?
Grazie ai servizi e ai vantaggi offerti dal Cloud Computing, l’ecosistema B2B si sta dirigendo verso un mondo sempre più integrato e connesso. Questo cambiamento nel mondo IT ha offerto alle aziende la possibilità di creare un ufficio commerciale virtuale e di allontanarsi dal contesto di isolamento in cui sono abituate a operare da sempre per approdare in uno del tutto nuovo fatto di grandi reti aziendali con funzionamento automatizzato e pieno controllo su processi e dati. Il cloud computing, dunque, permette di integrare i partner commerciali e connettersi con le nuove imprese collaborando allo sviluppo di strategie e tecnologie innovative.
Vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
La migliore collaborazione che questo tipo di servizi offre è proprio uno dei punti che hanno reso questa tecnologia appetibile per le aziende. Infatti, il cloud computing mette in contatto imprese, partner, dipendenti e clienti che, così, ottengono l’accesso a informazioni dettagliate in merito alle transazioni e alle operazioni commerciali B2B attraverso un’interfaccia protetta.
Ancora, si può dire che grazie a questa trasformazione, le aziende possono ottenere analisi integrate basate su cloud che aiutano a studiare i big data. Lo scopo è, ovviamente, quello di ricavarne informazioni preziose e fruibili sul comportamento dei clienti per offrire servizi personalizzati.
Il cloud computing sta rendendo più semplice ed efficace per i partner commerciali entrare a far parte di qualsiasi progetto B2B. Prima dell’introduzione di servizi cloud, anche le aziende più competenti nel settore IT faticavano a star dietro all’onboarding e alla gestione dei numerosi partner commerciali. Oggi, invece, grazie alla gestione sicura del flusso di lavoro, dei dati (prodotti, contratti e accordi) e delle transazioni risulta molto più semplice integrare i partner in qualsiasi progetto e permette loro di accedere a tutte le informazioni in merito. In questo modo le aziende che operano nel settore B2B possono incontrarsi a livello virtuale e operare anche da remoto.
Concludendo, dunque, possiamo dire che i vantaggi del Cloud Computing sono ancor più evidenti nel mondo B2B. Infatti, non si parla solo di semplice riduzione dei costi complessivi, ma anche di aiutare le organizzazioni a migliorare le proprie attività con un approccio multi-dispositivo e omnicanale. Inoltre, il cloud computing riduce il time-to-market, migliora l’efficienza della collaborazione e aiuta le aziende a passare a una rete aziendale più dinamica in cui poter approfittare di opportunità migliori.
I principali tipi di cloud computing
A seconda delle esigenze dell’utente si possono distinguere diversi modelli, tipi e servizi di cloud computing.Per cominciare è necessario determinare il tipo di distribuzione cloud, ossia l’architettura, in cui saranno implementati i servizi cloud.
Le modalità di distribuzione dei servizi cloud computing sono tre: cloud pubblico, cloud privato e cloud ibrido.
Cloud pubblico
Questo tipo di cloud è di proprietà di un provider di servizi di terze parti, che fornisce le risorse di calcolo, come server e risorse di archiviazione, tramite internet. In questo caso l’hardware, il software e l’infrastruttura di supporto appartengono al provider che li gestisce. Si può accedere a questi servizi usando un web browser.
Cloud privato
Si tratta di un tipo di cloud in cui i servizi e l’infrastruttura sono gestiti da una rete privata. Situato di solito nel data center locale di una società, il cloud privato è di proprietà di una singola azienda che ne ha l’uso esclusivo.
Cloud ibrido
Combina cloud privati e pubblici grazie alla condivisione di dati a applicazioni tra i due tipi di cloud. Grazie a questa particolarità il cloud ibrido offre all’azienda maggiore flessibilità e più opzioni di distribuzione migliorando l’infrastruttura esistente, la sicurezza e la conformità.
Le tipologie dei servizi di cloud computing
Conoscere e comprendere le differenze tra le diverse tipologie di servizi offerti dal cloud computing è necessario per le aziende in quanto semplifica il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Sono principalmente quattro le categorie di servizi legati al cloud computing: IaaS, PaaS, elaborazione serveless e SaaS.
IaaS: Infrastructure as a Service
La IaaS è la categoria di base dei servizi di cloud computing. In questo caso viene affittata l’infrastruttura IT, ovvero server e macchine virtuali (VM), risorse di archiviazione, reti e sistemi operativi, da un provider di servizi cloud con pagamento in base al consumo.
PaaS: Platform as a Service
Con PaaS ci si riferisce a servizi di cloud computing che forniscono un ambiente su richiesta per lo sviluppo, il test, la distribuzione e la gestione di applicazioni software. Il vantaggio di questa categoria di servizi è che gli sviluppatori creano in modo più semplice e rapido app Web o mobile, senza prestare particolare attenzione alla configurazione o alla gestione dell’infrastruttura di sever sottostante, della rete di archiviazione e dei database necessari per lo sviluppo.
Elaborazione serveless
I servizi cloud computing che rientrano nella categoria serveless puntano alla creazione di app ottimizzando il tempo speso per la gestione dei server e dell’infrastruttura necessari. In questo caso il provider coordina automaticamente la configurazione, la pianificazione della capacità e la gestione dei server. Le architetture di questo tipo sono basate su eventi, offrono scalabilità elevata e utilizzano risorse solo quando necessario.
SaaS: Software as a Service