Home » Come tenere monitorata la qualità dell’aria negli ambienti indoor
La qualità dell’aria degli ambienti interni (indoor) è un fattore fondamentale per il comfort abitativo. L’inquinamento atmosferico e le sostanze inquinanti presenti all’esterno di un edificio si infiltrano sempre anche al suo interno, condizione che soprattutto nelle grandi città rischia di diventare potenzialmente pericolosa per la salute delle persone.
Il monitoraggio della qualità dell’aria diventa quindi fondamentale per valutare i limiti di salubrità riferito alla concentrazione degli inquinanti. Alcuni di questi difficilmente superano livelli che possono risultare nocivi, ma sono comunque degni di attenzione.
In questo articolo approfondiremo questo tema, e ti spigheremo quali soluzioni abbiamo sviluppato per il monitoraggio della qualità dell’aria negli ambienti indoor.
Il Ministero della Salute definisce l’inquinamento indoor come: “la modificazione della normale composizione o stato fisico dell’aria atmosferica interna, dovuta alla presenza di sostanze con caratteristiche tali da alterarne le normali condizioni ambientali e di salubrità…”.
In Italia, in linea con le direttive dell’Unione Europea, esistono delle regolamentazioni specifiche che fissano i limiti massimi di esposizione agli inquinanti.
Il principale indicatore della qualità dell’aria è il IQA, ossia l’indice di qualità dell’aria, che offre una stima immediata e sintetica dello stato dell’aria di un ambiente. Questo indicatore è il risultato della somma di diversi parametri osservati:
Quando parliamo di aria indoor facciamo riferimento all’aria interna agli ambienti confinati, ovvero:
Esistono diversi parametri che vengono presi in considerazione per monitorare la salubrità dell’aria:
In assenza di un’adeguata ventilazione la qualità dell’aria indoor tende a peggiorare. Infatti, l’ossigeno presente si riduce gradualmente e al contempo aumenta la concentrazione di anidride carbonica, vapore acqueo e altre sostanze organiche. A queste si aggiungono tante altre sostanze di organiche chimica o biologica che peggiorano ulteriormente la salubrità dell’aria.
I dati raccolti su tutti questi parametri vengono poi confrontati con i valori limite di salubrità dell’aria, ovvero con i livelli standard di concentrazione degli inquinanti oltre i quali l’esposizione potrebbe risultare nociva per la salute.
In Italia la Circolare n.57 del 22/06/1983 del Ministero della Sanità stabilisce come limite massimo di esposizione a un inquinante il valore di 0,1 ppm negli ambienti indoor.
Edalab, in collaborazione con l’Università di Verona e di Padova, ha sviluppato e studiato degli avanzati algoritmi per incrementare il benessere, la salute e il comfort degli spazi chiusi. Il risultato di questo lavoro è BOX-IO, dispositivo smart che ti permette di monitorare l’inquinamento dell’aria, il consumo energetico, i parametri ambientali dell’aria interna ed esterna, e tanti altri valori tecnici di impianti e macchinari.
La nostra proposta è la soluzione ideale per monitorare: i consumi energetici, la temperatura ambientale, l’umidità, i livelli di CO2, PM10, PM1 e PM 2.5.
Grazie all’intelligenza artificiale, BOX-IO è in grado di elaborare modelli previsionali che riducono le inefficienze di processo e migliorano la qualità del servizio.
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