Il 31 dicembre si concluderà ufficialmente la fase di sperimentazione della rete 5G in Italia, ed è per questa ragione che il 2021 viene considerato come “l’anno della verità” per questa nuova tecnologia.
Il 2022 sarà l’anno in cui il 5G potrà trovare una reale ampia applicazione in tutti quei contesti di Industria 4.0, smart cities, domotica, veicoli con guida autonoma o semi assistita etc. Si stima che entro il 2025 i dispostivi connessi in 5G saranno oltre 76 miliardi rispetto agli attuali 20 miliardi: l’epoca del massive IoT è appena iniziata!
Sebbene il 5G appaia ancora come una realtà remota, in verità il processo di sperimentazione e implementazione di questa nuova rete è già in atto in tutto il mondo, e gli ottimi risultati riscontrati non tardano a pervenire.
Di fronte a simili innovazioni non ci si può far trovare impreparati, quindi, attraverso questo articolo, cerchiamo di approfondire l’argomento e scoprire qualcosa in più sul 5G.
Il concetto di 5G è strettamente abbinato a quello di massive IoT, ma cosa si intende con questo termine? Con massive IoT si intente la necessità, nonché la possibilità, di connettere contemporaneamente un’infinità di dispositivi, in maniera “massiva” appunto, senza che le performance della rete ne risentano.
In tal senso il 5G è in grado di offrire delle performance eccezionali. Basta solo pensare che questa tecnologia è in grado di supportare oltre 1.000.000 di connessioni per km2, contro le circa 2.000 utenze attive supportate dal 4G per la medesima estensione.
Questo fattore è fondamentale in un’ottica di vero sviluppo dell’Internet of Things. Se pensiamo alle città del futuro, sempre più interconnesse e capaci di offrire servizi efficienti, è facile comprendere come una rete che abbia le caratteristiche del 5G diventi una condizione imprescindibile!
Il 5G, così come avvenuto per tutte le altre tecnologie di rete precedenti, si caratterizza ovviamente per una maggiore velocità e affidabilità. Tuttavia, la vera peculiarità che rappresenta il punto di forza di questa nuova rete è la ridotta latenza che è in grado di restituire.
Quante volte per verificare le prestazioni della tua rete hai effettuato il cosiddetto “speedtest”? Questa misurazione, tra i vari risultati, ti restituisce anche la latenza e il “ping”, ma di cosa stiamo parlando? Sebbene i due termini vengano ormai utilizzati come sinonimi, in realtà si riferiscono a due cose completamente diverse: la latenza esprime l’intervallo di tempo che intercorre fra il momento in cui arriva l’input al sistema e il momento in cui lo stesso restituisce un output; il ping esprime invece la misurazione (espressa in millisecondi – ms) del suddetto intervallo di tempo.
Cosa significa tutto questo? Minore è la latenza e il ping di una rete, minore sarà il tempo necessario per ottenere un risultato: la rete è più veloce!
Nell’uso quotidiano di internet questi valori sono pressoché trascurabili, ma la situazione si ribalta totalmente quando si parla di sistemi di comunicazione audio/video che richiedono una latenza molto bassa per funzionare in maniera ottimale.
Diciamo subito che un valore di latenza/ping accettabile si attesta tra 0-50 ms, ed ecco che proprio in questo contesto il 5G mostra tutta la sua potenzialità! Con valori di ping che possono essere persino inferiori ai 10ms, questa nuova tecnologia rappresenta una grandissima opportunità per sviluppare e implementare tutte le più recenti tecnologie di IoT del futuro.
Le innovazioni tecnologiche in ambito IoT, abbinate alle potenzialità future del 5G, offrono l’opportunità di innovare e sviluppare soluzioni sempre più all’avanguardia. Ma non si tratta di chissà quali concept utopici o futuristici, bensì di tecnologie già oggi esistenti e che potranno offrire il massimo delle loro potenzialità solo quando l’infrastruttura 5G sarà realmente attiva ed efficiente.
Queste innovazioni trovano applicazione, ad esempio, in ambito medico-chirurgico: sono già una realtà i primi interventi chirurgici effettuati a distanza grazie alla connessione 5G. La bassa latenza della rete, infatti, consente di controllare con estrema precisione e immediatezza dei bracci robotici per l’esecuzione degli interventi chirurgici stessi.
Un’altra tecnologia che si basa sulla rete 5G è quella delle auto a guida autonoma, che in alcuni Paesi come Cina e Usa già sono in circolazione. Questi veicoli per funzionare in maniera corretta e soprattutto sicura, devono essere costantemente connessi alla rete e poter scambiare dati e informazioni con grande rapidità.
IoT significa anche intelligenza artificiale, concetto che oggi ormai è divenuto sempre più familiare, ma in futuro non si tratterà più solo di alcune funzioni speciali presenti nei nostri smartphone, bensì ci permetterà di effettuare traduzioni istantanee, utilizzare le mappe con maggiore efficienza, condividere dati e informazioni utili anche a tutti gli altri utenti connessi.
Ma IoT e 5G sono due realtà fondamentali per lo sviluppo di interi comparti produttivi, dall’industria all’agricoltura, e questo è reso possibile dall’utilizzo di automazioni e robot che consentiranno di svolgere e controllare operazioni che possono essere troppo gravose o rischiose per l’uomo.
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