Home » Lo sviluppo di un’applicazione: come fare la differenza

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Si stima che nel 2021 il numero totale di app scaricate in tutto il mondo sfiorerà i 352 miliardi. Si tratta di numeri impressionanti ma che ben rendono l’idea di quanto siano importanti queste piattaforme per qualsiasi organizzazione o azienda.

Data l’importanza delle app in molti ritengono che la loro progettazione sia un’attività piuttosto semplice ed economica, ma la realtà dei fatti dimostra tutto il contrario! Anche quando si hanno le competenze e gli strumenti necessari per sviluppare un’applicazione, non è detto che questa diventi un’app di successo capace di riscuotere consenso e feedback positivi da parte del pubblico.

Per realizzare un’applicazione di successo bisogna innanzitutto conoscere quali tipologie esistono, quali di queste fa al caso tuo, su quali app store vuoi renderla disponibile e quali sono le caratteristiche del target che intendi raggiungere… in poche parole: per fare la differenza bisogna avere una visione a 360°! Cerchiamo di approfondire tutte queste tematiche in questo articolo. 

Quali fattori considerare per sviluppare un’applicazione di successo

Prima di sviluppare un’applicazione bisogna avere le idee chiare: sei disposto ad investire tempo e risorse nello sviluppo di questo progetto? Si tratta di un progetto che mira ad un guadagno immediato o ad un successo di lungo termine? Quale pubblico intendi raggiungere? Hai già un’idea o un concept della tua futura app? Queste sono solo alcune delle tante considerazioni da fare prima di lanciarsi nel progetto di sviluppo di un’applicazione.

Non bisogna poi tralasciare altri fattori quali la tipologia di app da realizzare, gli store su cui presentarla (Android o iOS), quale categoria di app scegliere, quali e quante risorse impiegare… ma soprattutto come creare un progetto strutturato che comprenda anche tutte le attività di marketing e promozione previste da un investimento di questo genere.

In merito a tutti questi aspetti, vogliamo concentrare la nostra attenzione sulle Web App, ossia quella tipologia di applicazioni basate su una versione di un sito web ottimizzata per dispositivi mobili. Rispetto a quelle native o ibride, le web app risultano essere meno intuitive e semplici, e necessitano di una costante connessione alla rete per poter funzionare. Tuttavia sono meno costose e più semplici da realizzare, offrendo comunque all’utente un’ottima esperienza d’uso. Ma quali sono le fasi necessarie al loro sviluppo? Quali sono i tempi e i costi di realizzazione? Scopriamolo subito!

Quali sono le fasi di sviluppo di una web app? Le tempistiche e i costi

In questa sezione vogliamo soffermarci su quelle che sono le fasi di sviluppo di un’applicazione. Il motivo principale per cui un’app non riscuote successo nel lungo termine è proprio la totale assenza di una pianificazione adeguata alla base del processo di sviluppo stesso.

Per sviluppare un’applicazione di successo è fondamentale lavorare secondo queste fasi:

1. Partire dall’idea

Ogni storia di successo parte da una buona idea! Non è certamente semplice trovare un’idea originale e potenzialmente di successo, e per questa ragione è fondamentale conoscere e individuare con precisione il target a cui la tua app sarà destinata. Per quale motivo un utente dovrebbe scaricarla? Quale esigenza dovrebbe soddisfare? Quali servizi dovrebbe offrire? Sono tutte domande da porsi nella fase di ideazione della nostra app.

2. Strutturare un modello di business

Un’idea, anche se eccellente, deve pur sempre essere realizzabile e sostenibile economicamente. Ragion per cui in questa fase bisogna cercare di strutturare un modello di business che riesca a conciliare le esigenze di sviluppo con quelle economico-finanziarie. Sarà a pagamento? Meglio un’app gratuita ma con inserzioni pubblicitarie all’interno? Conterrà un e-shop dedicato? Questi sono tutti i principali modelli che consentono di aumentare i ricavi generati da un’applicazione.

3. Individuare gli elementi principali dell’applicazione

Un’applicazione deve essere semplice e intuitiva per l’utente, ma nonostante questo dietro alla sua progettazione si nascondono un’infinità di elementi, alcuni anche molto complessi. Le notifiche push, la geolocalizzazione, l’integrazione con i social network, le modalità di contatto ecc.… sono solo alcuni degli elementi che bisogna decidere se implementare o meno in un app.

4. Sviluppare una User Experience ottimale

User experience non significa solo design, ma tanto altro! Con questo termine si definisce l’esperienza generale dell’utente che si interfaccia con l’applicazione. Le ridotte dimensioni di un dispositivo mobile rispetto ad un pc rendono quanto mai più importanti la semplicità e la velocità di navigazione. Un’esperienza sgradevole, infatti, porterà l’utente a non utilizzare più l’applicazione, e con alta probabilità a disinstallarla, vanificando tutti gli sforzi e le risorse spese nella sua realizzazione.

5. Rispettare le linee guida di Google e Apple

Quando si sviluppa un’app una delle prime scelte da fare è su quali piattaforme distribuirla. Oggi esistono due piattaforme principali: Google Play per i dispositivi con OS Android, e App Store per dispositivi con iOS; a questi due, di recente, si è aggiungo anche l’AppGallery per i dispositivi Huawei e il nuovissimo Harmony OS. Ecco quindi che una fase fondamentale dello sviluppo di un’app è strettamente connessa con le linee guida di queste piattaforme affinché la loro distribuzione venga autorizzata.

6. Creare un marchio distintivo

Si calcola che in media ogni utente abbia circa 80 diverse applicazioni installate sul proprio smartphone. Non è quindi semplice far emergere la propria in mezzo a questo gran numero di icone tutte diverse le une dalle altre. Disegnare e studiare un marchio originale e accattivante è quindi uno dei segreti principali per il successo della tua applicazione.

7. Promuovere

Il successo di un’app si traduce sostanzialmente nel numero di download sulle diverse piattaforme. È risaputo che l’App Store di Apple offre dei risultati migliori in breve tempo, ma negli ultimi anni le applicazioni per Android stanno ribaltando completamente lo scenario mondiale. Ma i buoni risultati non si possono ottenere se non viene implementata anche un importante attività di promozione, attivando tutte quelle strategie di marketing e comunicazione efficace che possono andare a intercettare il target più adatto per la tua applicazione.

Quanto costa realizzare una App Mobile?

Nella definizione della strategia di business che sta alla base dello sviluppo di un’applicazione, rientra a pieno titolo anche la definizione del budget necessario per finanziare l’intero progetto. La domanda che a questo punto potrebbe sorgere spontanea è “quanto costa creare un app?”. La risposta è solo una: dipende!

Non è semplice definire a priori il costo di un’applicazione; i fattori che incidono su questa variabile sono veramente tanti e sono strettamente legati alle caratteristiche dell’applicazione stessa. Il costo, infatti, è legato alla tipologia prescelta, alla piattaforma operativa per cui svilupparla, al numero di funzioni che intendiamo includere, all’infrastruttura di backend e di amministrazione dell’app, agli aggiornamenti futuri e a tutte le attività di analisi e monitoraggio dei dati annesse.

Se non è possibile definire un costo preciso, quindi, è comunque possibile fornire un range di costo indicativo: in base alla nostra esperienza, un’applicazione con funzionalità standard (supponiamo ad esempio di voler sviluppare un’app per la gestione di un prodotto di largo consumo con funzionalità di controllo remoto, visualizzazione dei dati, storico eventi e log, notifiche e regole) può costare intorno a €30.000. Tuttavia, per le app più complesse possono essere richieste cifre ben più alte, che oscillano dai €30.000 ai €60.000, a seconda della complessità del prodotto da gestire. 

Quanto tempo è necessari per realizzare una App Mobile?

Ogni giorno migliaia di nuove applicazioni vengono pubblicate sulle piattaforme per il download. Eppure non è semplice definire una tempistica standard per lo sviluppo di un’app. Dalla nostra esperienza sono necessari mediamente dai 3 ai 5 mesi per sviluppare un’applicazione da zero. Tuttavia questa stima è fortemente influenzata dalla complessità del progetto (funzionalità, numero di schermate, integrazione con servizi di terze parti etc). 

Perché utilizzare strategie di CI/CD per sviluppare un applicazione?

Con i termini CI e CD ci si riferisce a quelle pratiche di sviluppo di un software, e quindi di un’applicazione, che hanno l’obiettivo di velocizzare la frequenza di distribuzione di prodotti e applicazioni digitali attraverso l’adizione di meccanismi di automazione.

Lo sviluppo di un software segue un ciclo ben definito che prende il nome di SDLC (Software Development Life Cycle) e comprende un costante processo di costruzione e aggiornamento del codice per garantire all’utente finale il massimo livello di qualità e stabilità del software stesso. Questo flusso costante di operazione prende il nome di pipeline CI/CD: il termine CI viene usato per indicare il lavoro di integrazione continua del software; il termine CD sta a indicare il “deployment continuo”, ossia il rilascio automatico delle modifiche apportate dallo sviluppatore dal repository alla produzione.

Una pipeline CI/CD si suddivide in diverse categorie di attività, ognuna delle quali costituisce a sua volta una fase di pipeline:

  • Build: la fase di compilazione dell’applicazione.
  • Test: la fase in cui il codice viene testato.
  • Rilascio: la fase in cui l’applicazione viene fornita al repository.
  • Deployment: in questa fase il codice viene distribuito al reparto di produzione.
  • Convalida e conformità: tutte le attività per convalidare una build che dipendono dalle esigenze dell’organizzazione.

Questo è l’esempio più classico di pipeline, ma non deve intendersi come uno schema fisso e immutabile; la successione delle diverse fasi può essere modificata in base alle esigenze della tua azienda.

Ma quali sono le ragioni che spingono allo sviluppo di strategie CI/DC per la realizzazione di un applicazione web? La ragione principale è che queste attività portano ad una drastica riduzione dei tassi di errore nel codice, riducendo i tempi e i costi di sviluppo del software. La CI spinge verso uno sviluppo continuo, ossia verso un’integrazione nel software costante attraverso modifiche e aggiunte frequenti, rendendo più semplice l’individuazione di errori o problemi apportati dalle modifiche stesse.

Ma non basta avere uno sviluppo e un’integrazione continua; successivamente all’automazione delle build e ai test di integrazione tipici della CI, la distribuzione sarà efficace se adeguatamente integrata nel flusso di sviluppo. Attraverso la DC, quindi, è possibile disporre di un codice base sempre pronto per essere distribuito in un ambiente di produzione.

In conclusione è possibile affermare che le procedure di CI/DC offrono l’opportunità di rendere lo sviluppo di un’applicazione molto più semplice e meno rischioso. Queste due attività correlate consentono di rilasciare le modifiche dell’applicazione in piccole parti e non tutte in una volta. Tuttavia, si tratta di un processo di sviluppo piuttosto impegnativo nelle prime fasi di implementazione, e questo è dovuto al fatto che è necessario scrivere test automatizzati che siano adatti alla vasta gamma di fasi di test e rilascio previsti dal flusso CI/DC stesso.

Oggi, per decretare il successo di un’applicazione, è necessario che le aziende siano in grado di reinventarsi e sappiano offrire costantemente un’esperienza d’uso gradevole e ottimizzata. Distribuzione costante e miglioramento continuo sono i due fattori principali che stanno alla base del successo della tua app nel tempo, senza i quali al giorno d’oggi è piuttosto difficile emergere e distinguersi rispetto all’infinità di applicativi digitali che gli utenti possono trovarsi di fronte.

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